Cenni Storici


 

Cenni Storici della famiglia del Balzo Orsini


Genealogia Orsini / del Balzo


3.2.3.1.6.Hugues de Baux, sn de Gaudissart, Cte di Soleto, ;
sposa 11 Dec 1310 Jacopa del Marra

3.2.3.1.6.1.Raimondo del Balzo, Cte di Soleto, Siniscalco del Regno di Napoli/Sicilia
muore(1375) a Napoli;

sposa.1) 1332 Margherita d'Aquino;
sposa.2) 11 Feb 1337 Isabelle d'Appes

3.2.3.1.6.2.Sveva del Balzo; sposa 1330 Roberto Orsini, Cte di Nola;

i discendenti ereditano i vasti possedimenti e feudi del fratello Raimondo del Balzo Conte di Soleto e uniscono il nome del Balzo-Orsini :

hanno un figlio : Raimondo Orsini del Balzo Principe di Taranto muore nel 1406

sposa Marie d'Enghien Contessa di Lecce c.a. 1380
generano tre figli:

1). Giovanni Antonio Orsini del Balzo Principe di Taranto
sposa Anna dei Principi Colonna , muore nel 1465

2).Gabriel Orsini del Balzo Duc of Venosa
sposa Jeanne Caracciolo , muore all'assedio di Constantinopoli 1455

genera due figlie


1.Maria Donata Orsini del Balzo muore ca 1487
sposa Pirro del Balzo IV Duca di Andria

2.Ramondina Orsini del Balzo muore ca 1490 ,
sposa Roberto Sanseverino Principe di Salerno

3).Caterina Orsini del Balzo
sposa Tristano di Chiaramonte Cte of Copertno

generano due figlie:

- Isabella di Chiaramonte sposa Ferrante I re di Napoli
muore nel 1494 ;

- Sancia di Chiaromonte, sposa Francesco II III Duca di Andria
muore c.a. 1482



Raimondello Orsini del Balzo, principe di Taranto (XIV sec.- Taranto 1406), figlio cadetto di Niccolò Orsini, conte di Nola, ritornato intorno al 1380 dall’Oriente occupa con violenza la contea di Soleto e alcune altre terre appartenenti al fratello della madre.

Nel maggio del 1382 il padre Niccolò, per combattere il figlio ribelle, chiede aiuto al re Carlo III di Durazzo. Questi invece, impegnato nella lotta contro Luigi I d’Angiò, cerca l’amicizia e l’alleanza del giovane del Balzo, perché lo vuole al suo fianco contro l’Angioino.

Dopo qualche anno Raimondello si ribella a Carlo III e passa dalla parte di Luigi I d’Angiò. In questa contesa con il padre Niccolò, Raimondello, alla fine riesce ad ottenere i beni che gli spettavano per eredità. Proprio su consiglio dell’Angioino, nel 1384, sposa Maria d’Enghien, contessa di Lecce, che gli porta in dote tale contea ed altre terre di Puglia.

Alla morte di Luigi I d’Angiò (20 settembre 1384) Raimondello prosegue nella sua politica a favore degli Angioini, sostenendo Luigi II d’Angiò e accorrendo, nel marzo del 1385, in difesa del pontefice Urbano VI minacciato a Nocera dalle armi di Carlo III di Durazzo.

Il pontefice viene liberato in specifico dall’intervento armato del conte Orsini del Balzo e riesce a ritirarsi a Genova (marzo 1385, periodo questo, in cui lo stesso pontefice con speciali bolle concede al conte Raimondello Orsini del Balzo ‘licenza di costruire’, e al ministro dei frati minori di Terra d’Otranto ‘di accettare’, "un convento con ospedale e chiesa ‘sub vocabulo Sanctae Chatarinae’ in S. Pietro in Galatina").

Insieme con l’eredità che gli perviene dal matrimonio con Maria d’Enghien, diventa uno dei più potenti feudatari del Mezzogiorno e il suo passaggio da Luigi II d’Angiò a Ladislao il Magnanimo, durante le lotte dinastiche nel regno, diventa determinante per la sconfitta e la definitiva dissoluzione della parte angioina (1399).

Anche con Ladislao, però, Raimondello viene in contrasto. Mentre il re aveva posto sotto assedio la città di Taranto, Raimondello, che era lì a difesa della sua Terra, muore nel 1406 e la resistenza e la lotta vengono continuate, anche se per un breve periodo, dalla vedova Maria d’Enghien.

Giovanni Antonio (o Giannantonio) Orsini del Balzo, figlio di Raimondello e di Maria d’Enghien non può succedere al padre, nel 1407, a motivo delle nozze che sono intercorse tra sua madre e il re Ladislao il Magnanimo.

Con questo matrimonio, infatti, se ne era voluto impedire altresì un altro, e cioè proprio il suo che si sarebbe dovuto celebrare con Maria d’Angiò-Valois, figlia di Luigi II, e che avrebbe dovuto sancire una diversa alleanza politico- militare, opposta a quella che si era venuta ad instaurare con il matrimonio della madre.

Più tardi, nel 1417, egli sposa una nipote di Papa Martino V, Anna dei principi Colonna.

Divenuto principe di Taranto nel 1414, alla morte di Ladislao, viene coinvolto nelle lotte dinastiche del tempo di Giovanna II, sorella maggiore di Ladislao, che gli fu ostile.

Parteggiò per Alfonso V d’Aragona (Alfonso I°, re di Napoli) e si oppose al di lui figliolo, Ferdinando I (Ferrante), re di Napoli. Muore nel 1463, ad Altamura, assassinato, ed i suoi feudi vengono revocati dalla Corona.

 



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